Vini italiani vs. vini francesi: quali scegliere?

Sempre più spesso sento in giro discorsi dettati più dal campanilismo che da una razionale presa di posizione e fra i più gettonati abbiamo: “Mille volte meglio gli spumanti italiani dello Champagne”, “Con tutti i vini che abbiamo in Italia figurati se bevo vini francesi”, “A me i francesi stanno antipatici”, “Ma vuoi mettere i vini del Sud da 15 gradi con quel Pinot Nero smorto della Borgogna?”, “Meglio il Prosecco, costa meno e lo bevo più facilmente di uno Champagne”

Come sempre nei nostri post lasciamo massima libertà ad ognuno di pensare e fare come meglio crede, ma quando queste frasi suonano come sentenze allora sentiamo il dovere anche noi di dire la nostra.
Il mondo del vino, non ci stancheremo mai di dirlo, è immenso e veramente in questo caso dovrebbe essere considerato “Patrimonio dell’Umanità“. Qui davvero non dovrebbero esistere dei confini ideologici, al contrario sarebbe gradita un’apertura mentale in grado di capire che le differenze (di clima, territorio, tradizioni, vitigni) sono il vero valore aggiunto e noi da degustatori appassionati dovremmo solamente godere del patrimonio vinicolo che il mondo ci mette a disposizione.

Tornando in senso stretto all’oggetto di questo post, non ha senso parlare se siano migliori i vini italiani o quelli francesi. Non ha senso paragonare lo Champagne ad un Franciacorta o, eresia, addirittura ad un Prosecco. Sono vini che partono da premesse diverse e, nell’ultimo caso, imparagonabili fra loro in quanto diversissimi per vitigni, procedure di vinificazione e “terroir”. Forse ci gusteremmo meglio un Prosecco durante un aperitivo in piedi in pieno Luglio, appena arrivati a casa di amici che ti accolgono con un bicchiere in mano e con 35 gradi alle 8 di sera. Forse, accompagnato ad una tartina, un Prosecco sarebbe più facilmente gestibile di un Dom Perignon e potresti godertelo maggiormente di quest’ultimo che avrebbe l’effetto di un sasso nello stomaco. Magari questo potreste aprirlo una volta seduti a tavola, fisicamente e mentalmente più predisposti a bere un vino più impegnativo accompagnato a piatti più complessi.

Nel nostro libro “Metri de ombre” (qui il link per acquistarlo), trattando ampiamente della Francia, abbiamo cercato di spiegare questo concetto più nei dettagli.
Approfondendo ulteriormente l’argomento con un secondo esempio, che senso ha paragonare un vino della Borgogna con un Montepulciano d’Abruzzo? La bontà di un vino non si misura dal grado alcolico, né dal colore più intenso o dal grado di morbidezza. Sono semplicemente diversi e complementari ed ognuno trova il suo meritato posto, pronto per essere apprezzato alla giusta occasione.
Insomma, come fai a paragonare l’eleganza ed il sorso discreto di un Pinot Noir con l’esuberanza e la potenza di un Montepulciano? Nessuno deve imitare qualcun altro, vanno benissimo così entrambi e sono a nostra disposizione. Poi a qualcuno piacerà più il Bourgogne, a qualcun altro no (i gusti son gusti), ma avere l’umiltà ed apertura mentale necessaria a mettere da parte i campanilismi e pensare solo a capire cosa si sta bevendo, indipendentemente dai confini, sarebbe già “un grande passo per l’umanità” dedita alla degustazione del “nettare di Bacco”.

Concludo ovviamente facendo la stessa considerazione per l’inverso, visto che il mondo è pieno di buzzurri che, al grido di “io bevo solo Champagne”, minimamente non si rendono conto che la tradizione spumantistica nel nostro paese è secolare e meriterebbe di essere studiata e valorizzata senza essere snobbata da frasi del genere che denotano solamente una superficialità difficile da giustificare.

Insomma, ognuno di noi ha i propri gusti ed è legittimo assecondarli, ma se siete ancora agli inizi, provate e provate ancora vini da ogni parte del mondo e, anche se i francesi vi stanno antipatici, scaricate i pregiudizi e degustate tutti i loro vini, potreste iniziare ad amare questo bellissimo paese e i suoi vigneron che hanno fatto della tutela delle tradizioni secolari e del rispetto del territorio la loro ragione di vita.

 

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