ENGLISH VERSION AND PHOTOS BELOW!
Dopo qualche mese di riposo, qualche giorno fa l’oramai collaudato gruppo di degustazione alla cieca si è ritrovato per una piacevolissima serata, dedicata ai vini bianchi sottoposti a lunghe macerazioni sulle bucce, dai più ormai definiti come “orange wines”.
Personalmente, li trovo favolosi, anche se ammetto che serve un palato minimamente allenato per affrontarli nel migliore dei modi… La prima volta che portai ad assaggiare un orange “facile”, la persona oggetto del regalo stava svuotandolo nel lavandino in quanto secondo lui era andato a male!
Erica aveva già affrontato ampiamente l’argomento in un post dello scorso anno, vedi link.
Tornando a noi, la serata è stata organizzata scegliendo tutti vini macerati da Ribolla Gialla, degustandoli rigorosamente alla cieca. Ammetto che questa sfida è stata più facile, in quanto ogni cantina ha la propria interpretazione ed il vino acquisisce una personalità quasi inconfondibile. Ma degustarli senza avere riferimenti e notare le differenze a cominciare dal colore, è stata forse una delle più belle esperienze fatte negli ultimi tempi.
Il nostro sommelier di fiducia Adil ha avuto l’onore di aprire: Gravner, Radikon, Primosic, Damijan e Ronco Severo. Il colpo d’occhio una volta rientrati in sala è stato spettacolare…50 sfumature di orange! Qui sotto la nostra opinione:
VINO NR. 1: Colore dorato brillante con sfumature aranciate; profumi dolci, miele, resina, caramella d’orzo, albicocca secca, cera d’api, fieno. In bocca si presenta con una buona spinta acida, ripropone tutte le sensazioni olfattive e chiude con un’ottima persistenza ed un piacevole finale amarognolo di mandorla. Che dire, se questo è l’inizio siamo messi bene!
VINO NR. 2: Colore un po’ più tenue del primo, ma sempre dotato di una buona brillantezza; profumi più delicati e meno dolci, con qualche richiamo minerale, agrumi canditi. In bocca si percepisce subito una spiccata acidità che accompagna tutto il sorso con un finale amarognolo tipico della Ribolla ed un’ottima persistenza. Vino interessante ma interpretazione molto diversa rispetto al primo.
VINO NR. 3: Colore simile al primo, a dire il vero più verso l’ambrato con una brillantezza eccezionale, fantastico! Al naso torna la cera d’api, profumi dolci di glassa di zucchero, fieno, zucchero filato. Sorso pieno e di grande morbidezza, lo mastichi quasi. Ottima persistenza, favoloso!
VINO NR. 4: Il colore vira decisamente sull’ambrato/topazio, stupendo per tonalità e brillantezza. Tornano i profumi tipici di cera d’api, albicocca secca, caramella d’orzo, ma al tempo stesso sono bilanciati da profumi più “duri”, minerali aumentando la complessità olfattiva. Al gusto la morbidezza è bilanciata da una buona acidità con un finale piacevole amarognolo ed una buona trama tannica. Molto raffinato, fuoriclasse.
VINO NR. 5: Colore completamente diverso dai precedenti, tonalità orange e vino non filtrato che lo rende ancora impenetrabile al momento della degustazione. Anche i profumi sono diversi, sensazioni più eteree di smalto, cristal ball, incenso, cera. In bocca capisci subito che non si scherza, acidità ben presente accompagnata da un sorso comunque piacevole che richiama la caramella d’orzo. Sicuramente dei 5 il più estremo e quello che divide maggiormente i presenti, in ogni caso interessantissimo!
Concludendo, non c’è un vincitore ma ognuno di noi ha espresso la sua preferenza in base al proprio gusto personale. Per quanto mi riguarda, questa è la mia opinione finale:
GRAVNER (VINO 4): il mio preferito anche alla cieca, per mio gusto le durezze più accentuate lo bilanciano alla perfezione e lo rendono molto fine
PRIMOSIC: (VINO 3) a dire il vero non lo conoscevo bene e mi è piaciuto tantissimo, sicuramente da ricomprare
DAMIJAN (VINO 1): ha confermato l’ottima opinione che già avevo dopo numerose bottiglie bevute
RADIKON (VINO 5): inconfondibile, divide ma è sicuramente un vino fuori dall’ordinario
RONCO SEVERO (VINO 2): diverso dagli altri, forse bevuto fra qualche anno si esprimerà come merita. La cantina è assolutamente di ottimo livello, il pinot grigio bevuto qualche tempo fa me lo ricordo ancora fra i migliori mai bevuti.
Ci siamo lasciati con in mente la prossima sfida: Italia vs. Francia con 3 sfide di 2 vini della stessa tipologia.
Stay tuned!
ENGLISH VERSION
After a few months of silence, a few days ago our “blind tasting group” found itself for a very interesting evening, dedicated to white wines subjected to long maceration on the skins, also known as “orange wines”.
Personally, I find them fabulous, even if I admit that you need to train the palate to face them in the best way … The first time I tried to taste an “easy” orange with somebody not so “trained”, he was emptying it into the sink because he thought it was gone to bad!
Erica already wrote about Orange Wines in another post last year, see link
Returning to us, the evening was organized by choosing all wines macerated by Ribolla Gialla, tasting them strictly blind. I admit that this challenge has been easier than others, because each winery has its own interpretation and the wine acquires an almost unmistakable personality. But tasting them without having references and noticing the differences starting with color was perhaps one of the most beautiful experiences of recent times.
Our trusted sommelier Adil had the honor of opening: Gravner, Radikon, Primosic, Damijan and Ronco Severo.
The glance once back into the room was spectacular … 50 shades of orange!
Here in our opinion:
WINE NR. 1: Bright golden color with orange nuances; sweet aromas, honey, resin, barley candy, dried apricot, beeswax, hay. In the mouth it presents itself with a good acidity, re-proposes all the olfactory sensations and closes with an excellent persistence and a pleasant bitter almond finish. What to say, if this is the beginning we are all good!
WINE NR. 2: Color slightly more tenuous than the first, but always with a good brightness; more delicate and less sweet aromas, with some mineral hints, candied citrus fruits and almond. In the mouth it is immediately perceived a marked acidity that accompanies the whole sip with a bitter finish typical of Ribolla and an excellent persistence. Interesting wine but very different interpretation than the first.
WINE NR. 3: Color similar to the first, actually more towards the amber with an exceptional brilliance, fantastic! The nose is back to beeswax, sweet scents of sugar icing, hay, candy floss. Full and very soft, almost chew it. Excellent persistence, fabulous!
WINE NR. 4: The color turns decidedly on amber / topaz, wonderful for tone and brilliance. The typical aromas of beeswax, dried apricot and barley candy are back, but at the same time they are balanced by more “hard” scents, minerals, increasing a lot the olfactory complexity. On the palate the softness is balanced by a good acidity with a pleasant bitter end and a good tannic texture. Very refined, top-notch.
WINE NR. 5: Color completely different from the previous ones, orange and unfiltered wine tones that make it still impenetrable at the time of tasting. Even the aromas are different, more ethereal sensations of enamel, crystal-ball, incense, wax. In the mouth you immediately understand that you are not joking, well present acidity accompanied by a pleasant sip that recalls the barley candy. Surely the 5 of the most extreme and the one that most divides the present, in any case very interesting!
In conclusion, there is no winner but each of us expressed our preference based on personal taste. This is my final opinion:
GRAVNER RIBOLLA 2009 ANFORA (WINE 4): my favorite also blindly, according to my taste the more pronounced hardnesses balance it to perfection and make it very fine
PRIMOSIC RIBOLLA RISERVA 2014 (WINE 3): to tell the truth I didn’t know it well and I felt in love, definitely to buy for future happy tastings
DAMIJAN RIBOLLA 2014 (WINE 1): confirmed the excellent opinion I already had after numerous drinking bottles
RADIKON RIBOLLA 2012 (WINE 5): unmistakable, it divides but is certainly a wine out of the ordinary
RONCO SEVERO RIBOLLA 2015 (WINE 2): different from the others, maybe drunk in a few years it will express itself as it deserves. The winery is absolutely excellent, I still remember his pinot gris I drank some time ago. It is among the best Pinot Gris I ever drunk.
We left with the next challenge in mind: Italy VS France with 3 challenges of 2 wines of the same type.
Stay Tuned!